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COMUNICATO -
ESTREUSA
CAPUA ANTICA
FESTIVAL - TEATRI DI PIETRA
SICILIA
Dal
5 dicembre DAPHNE-La danza del Mito
per
CONTEMPORANEO SENSIBILE _winter 2017
Dal
5 dicembre
riparte Contemporaneo Sensibile, la
rassegna rivolta ai nuovi linguaggi,
con cinque appuntamenti : i primi due nella Provincia di
Caltanissetta il
5 e il 6 –
a San Cataldo e Montedoro, a seguire nel ragusano – a Pozzallo e a
Scicli e ultima tappa , sabato 9 , al Museo Baglio Florio del Parco
Archeologico di Selinunte , nell'ambito del progetto
Telesis
/ Le Forme del Rito .
Una
programma dedicato
alla danza e al mito con
"DAPHNE
", lavoro
coreografico a firma di Aurelio Gatti con Carlotta Bruni, Rosa
Merlino e Luca Piomponi. Ispirato
alle
Metamorfosi di Ovidio, narra la fuga della ninfa
Dafne da
Apollo e l'estrema scelta di trasformarsi in alloro pur di non cedere
all'insistenza
del dio. E attraverso il mito passano tematiche attuali, come la
"resistenza"
alla
violenza sulla donna e suggestioni antiche
come quelle
suscitate
dalla ricerca di Ignazio Butitta su " Le feste dell'alloro in
Sicilia".... . Ultimo
appuntamento
al
Parco
Archeologico di Selinunte , ospiti
del
progetto
"Telesis
/ Le Forme del Rito"
-
calendario CONTEMPORANEO
SENSIBILE-winter
2017 -
La
danza del Mito, DAPHNE
con
CARLOTTA BRUNI, ROSA MERLINO, LUCA PIOMPONI
ideazione
e coreografia AURELIO GATTI
Compagnia
MDA PRODUZIONI
dicembre
martedì 5
- ore 21,00
mercoledì 6 ore 21,00
Teatro Lina
Caico – Montedoro CL
giovedì 7 ore 11,00
venerdì 8 - ore 18,00
Cine Teatro
Italia - Scicli RG
Baglio Florio
- Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa –
Castelvetrano TP
nell'ambito
del progetto Telesis: Forme del Rito
...
...
note
sullo spettacolo
Il
mito di Apollo e Dafne è la storia di un amore mai realizzato., ma
anche di un paradosso: Proprio il dio protettore delle arti mediche
non riesce a trovare un farmaco per la ferita infertagli da Eros;
proprio il nume che conosce presente, passato e futuro, lascia che la
sua mente onniveggente sia offuscata dalla tenace passione per la
bellissima Dafne, figlia del fiume Peneo e di Gea.
Apollo,
nel vederla, se ne innamora, ma la fanciulla, nel vedere il dio,
fugge ed egli la invoca …
«Ninfa
penea, férmati, ti prego: non t'insegue un nemico;
férmati! Così davanti al lupo l'agnella, al leone la cerva,
all'aquila le colombe fuggono in un turbinio d'ali,
così tutte davanti al nemico; ma io t'inseguo per amore!
Ahimè, che tu non cada distesa, che i rovi non ti graffino
le gambe indifese, ch'io non sia causa del tuo male!
férmati! Così davanti al lupo l'agnella, al leone la cerva,
all'aquila le colombe fuggono in un turbinio d'ali,
così tutte davanti al nemico; ma io t'inseguo per amore!
Ahimè, che tu non cada distesa, che i rovi non ti graffino
le gambe indifese, ch'io non sia causa del tuo male!
Quando
ormai sta per essere ghermita, Dafne, esausta, rivolge una preghiera
al padre (o alla madre), affinché la sua forma, causa di tanto
tormento, sia tramutata in qualcos’altro. In pochi istanti la
giovinetta si irrigidisce, i piedi divengono radici, le braccia rami,
il corpo si ricopre di una ruvida scorza: si sta trasformando in un
albero di alloro . Apollo la raggiunge, ma è troppo tardi; riesce
appena a rubarle un bacio, prima che anche la sua bocca sia ricoperta
dalla corteccia.
Questo
il mito, narrato da Ovidio nelle Metamorfosi.
Viene
naturale prendere le parti di Dafne, che fugge da un accanito e
possessivo spasimante, forse intento a soddisfare la sua passione
senza tener conto della volontà dell’amata, eppure merita una
attenzione la sofferenza di Apollo, il dolore di chi ama senza essere
ricambiato..... Il dio potrebbe avere tutte le fanciulle che vuole,
ma desidera Dafne, non per un capriccio, ma perché è stato ferito
dalla freccia d’amore di Eros. … Non si sceglie di amare e chi
amare.
Perchè
innamorarsi di una creatura che susciterà di certo dolore e rifiuto?
Apollo, che può conoscere il futuro, avrebbe potuto prevedere le
tragiche conseguenze della sua passione eppure, insegue Dafne. Egli è
il dio dell’ordine e del raziocinio, eppure compie atti irrazionali
per amore. La ragione viene sconvolta per colui o colei che si
desidera ardentemente. L'amore, suscita un sentimento di totalità e
interezza, trasfonde nell'idea di armonia, idealizza la vita futura
accanto alla persona amata a tal punto da idealizzare l’altro : il
rifiuto è quasi un omicidio; è come se la persona amata,
respingendo, uccidesse l’immagine ideale che di lei ci si è
costruiti,...
Il
rifiuto è ingiusto. Saffo , nella celebre ode ad Afrodite, invoca
la dea perché ristabilisca gli equilibri e faccia rispettare la
legge cosmica dell’amore, secondo la quale chi è amato ha il
dovere di ricambiare con altrettanto amore. Il rifiuto costituisce un
atto di ingiustizia (adikia).
Nella
realtà, però, non c’è alcuna legge che obblighi ad amare.
Se
Dafne è una vittima, Apollo non va certo giustificato, ma
compatito. Il grande sgomento è che una corsa straordinaria,
rocambolesca, meravigliosa viene interrotta - per sempre . Se non
importano le ragioni e i disegni di Apollo, ugualmente vale per
quelle del rifiuto di Dafne. La corsa di Dafne si è fermata nella
preghiera di metamorfosi, di sottrazione della forma , ma anche di
sviluppo e dinamica …. e la ninfa che correva ora è solo tronco
immobile.
Una
danza per un mito che, malgrado gli usi e gli abusi funzionali alle
diverse mode o epoche, ripropone - integro e autentico il mistero
dell’eros: due interpreti per Dafne – Carlotta Bruni e Rosa
Merlino, un Apollo – il giovane Luca Piomponi, una corsa infinita.
Biglietteria
presso il sito , ridotto: convenzionati / associazioni /
studenti
info : contemporaneosensibile16@gmail.com/ https://contemporaneosensibile.blogspot.it/
https://www.facebook.com/events/312722952552227/?active_tab=about
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prenotazioni
: whatsapp 333 709 7449